CCNL Colf e Badanti 2025: aumenti, permessi e tutte le novità
Il nuovo CCNL Colf e Badanti 2025 segna un cambiamento profondo per tutto il settore del lavoro domestico: più tutele, retribuzioni aggiornate, nuovi diritti per lavoratori e famiglie.
Questa guida è pensata sia per chi lavora come colf o badante e vuole capire cosa cambia con il nuovo contratto, sia per le famiglie datrici di lavoro che desiderano gestire al meglio e in modo regolare l’assunzione di un collaboratore domestico.
Nel dettaglio, approfondiamo le 5 novità principali del CCNL badanti 2025, in vigore dal 1° novembre: dagli aumenti salariali alle nuove tutele per genitori e caregiver, fino all’introduzione di una nuova festività nazionale.
Un cambiamento importante, da conoscere con attenzione per evitare errori, irregolarità e incertezze.
Contratto collettivo colf e badanti: cosa è?
Il CCNL Colf e Badanti è il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro domestico che disciplina i rapporti tra datori di lavoro privati e lavoratori impiegati in ambito familiare e di assistenza. Firmato dalle principali associazioni di categoria e aggiornato periodicamente, rappresenta lo strumento normativo di riferimento per regolare assunzioni, orari, retribuzioni, ferie, permessi, contributi e diritti dei lavoratori domestici.
Si applica ogni volta che un privato cittadino assume un collaboratore per svolgere attività non imprenditoriali all’interno del proprio nucleo familiare, in ambito domestico o di cura.
Nel dettaglio, il CCNL colf e badanti si applica alle seguenti figure professionali:
- Colf: si occupa della pulizia della casa, della gestione ordinaria degli ambienti domestici, della cucina o della lavanderia.
- Badanti: prestano assistenza a persone anziane, non autosufficienti o con disabilità, supportandole nella quotidianità (igiene personale, pasti, farmaci, compagnia, deambulazione).
- Babysitter: si prendono cura dei bambini, seguendoli durante la giornata, nei compiti, nei giochi o nelle attività educative.
Nonostante le differenze tra queste mansioni, tutte rientrano sotto l’ambito di applicazione del contratto collettivo nazionale badanti e colf, che definisce livelli di inquadramento specifici per ciascuna figura.
L’applicazione del CCNL colf badante è obbligatoria per qualsiasi rapporto di lavoro subordinato nel settore domestico. Anche in caso di assunzioni part-time o saltuarie, la famiglia datrice di lavoro è tenuta a rispettare quanto previsto dal contratto con un inquadramento corretto, la retribuzione minima, i contributi previdenziali, le tutele assicurative e la normativa su ferie e permessi.
Ogni famiglia che assume un collaboratore domestico deve fare riferimento al CCNL colf e badanti per garantire una gestione regolare, trasparente e sicura del rapporto di lavoro. Ecco perché è importante conoscerne tutte le novità introdotte dal 1 novembre 2025.
CCNL colf e badanti 2025: il nuovo contratto

Il CCNL Colf e Badanti 2025 è stato ufficialmente rinnovato con la firma del nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro domestico, che disciplina i rapporti di lavoro tra famiglie datrici e figure professionali come colf, badanti e babysitter.
L’accordo è stato sottoscritto dalle principali organizzazioni sindacali del settore (Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e Federcolf) insieme alle associazioni e riguarda oltre 800.000 lavoratori in tutta Italia.
Il nuovo contratto collettivo nazionale badanti e colf entrerà in vigore dal 1° novembre 2025, prevedendo aggiornamenti annuali dei minimi retributivi e dei valori di vitto e alloggio. L’obiettivo principale del rinnovo è adeguare le retribuzioni al crescente costo della vita, rafforzare le tutele normative e riconoscere pienamente il valore professionale e sociale del lavoro domestico.
Tra le principali novità introdotte dal CCNL Colf e Badanti 2025 rientrano:
- Aumenti retributivi strutturali fino a 100 euro mensili per i lavoratori conviventi, con aggiornamenti proporzionali per gli altri livelli.
- Adeguamento al costo della vita 2021–2025, pari a circa +135,75 euro sul livello medio BS.
- Rivalutazione automatica annuale dei minimi retributivi: il coefficiente ISTAT passa dall’80% al 90%, garantendo maggiore tutela del potere d’acquisto.
- Nuove tutele normative e permessi, come il diritto all’assistenza di familiari con disabilità e il potenziamento delle misure di maternità e paternità.
- Valorizzazione della formazione professionale, con l’indennità EBIN‑COLF che passa da 11 a 30 euro mensili per chi completa corsi certificati.
- Aggiornamento dei valori di vitto e alloggio.
- Riconoscimento del ruolo professionale di colf e badanti come parte integrante del sistema di assistenza familiare.
In definitiva, il CCNL Colf e Badanti 2025 segna un importante passo avanti per tutto il comparto: introduce miglioramenti economici concreti, nuove tutele sociali e una maggiore valorizzazione di un settore che rappresenta una componente essenziale del welfare domestico italiano.
Ma vediamo ora più nel dettaglio le 5 novità principali del CCNL colf e badanti 2025.
Novità 1: Contratto collettivo badanti 2025 decorrenza e durata
Una delle prime novità introdotte dal CCNL Colf e Badanti 2025 riguarda la decorrenza e la durata del contratto. Secondo quanto stabilito all’articolo 56, il nuovo contratto collettivo nazionale badanti entra ufficialmente in vigore dal 1° novembre 2025 e resterà valido fino al 31 ottobre 2028.
Si tratta quindi di un contratto triennale, pensato per dare stabilità e continuità al settore del lavoro domestico, in un’ottica di adeguamento costante rispetto ai cambiamenti economici e sociali.
È importante sottolineare che, in assenza di disdetta da una delle parti (organizzazioni sindacali o datoriali), il contratto verrà rinnovato automaticamente per un altro triennio. La disdetta, se prevista, deve essere comunicata almeno 3 mesi prima della scadenza, tramite PEC con avviso di consegna o raccomandata con ricevuta di ritorno.
Questa clausola di rinnovo tacito è pensata per garantire la continuità normativa e contrattuale, evitando periodi di vuoto regolamentare a danno sia delle famiglie datrici che dei lavoratori del settore.
Novità 2: CCNL badanti 2025 aumento di 100 euro livello BS
Tra tutte le novità introdotte dal CCNL Colf e Badanti 2025, quella relativa agli aumenti retributivi è senza dubbio la più attesa dai lavoratori del settore.
Il nuovo contratto collettivo nazionale badanti introduce infatti un incremento strutturato e progressivo degli stipendi, con un aumento complessivo di 100 euro mensili per i lavoratori conviventi inquadrati al livello BS, una delle categorie più diffuse.
L’aumento, che interessa in particolare colf e assistenti familiari conviventi, sarà distribuito in quattro diverse tranche nel periodo 2026–2028:
- +40 € dal 1° gennaio 2026
- +30 € dal 1° gennaio 2027
- +15 € dal 1° gennaio 2028
- +15 € dal 1° settembre 2028
Questo meccanismo permette di garantire un adeguamento costante delle retribuzioni nel tempo, collegato anche alla variazione dell’indice ISTAT, come previsto dall’articolo 38 del contratto. Gli altri livelli contrattuali del CCNL colf e badanti riceveranno aumenti proporzionali, calcolati con le stesse modalità e tempistiche, in modo da mantenere equilibrio e coerenza all’interno della griglia retributiva.
Un’altra novità significativa riguarda l’indennità di certificazione professionale UNI 11766:2019, destinata agli assistenti familiari qualificati, che viene portata a 30 euro mensili a partire dal 1° gennaio 2026.
Per la prima volta, gli aumenti salariali non si limitano ai soli adeguamenti ISTAT, ma sono strutturati e distribuiti nel tempo, dando ai lavoratori una prospettiva più stabile e prevedibile. Infine, il CCNL colf e badanti 2025 si conclude con un’appendice con esempi pratici che spiegano come cambierà la paga nel tempo.
Ecco una tabella riassuntiva riguardo all’aumento di 100 euro nel nuovo CCNL colf e badanti 2025 che andrà ad interessare le tabelle retributive:
| 📋 Ambito | 🆕 Nuovo elemento introdotto nel 2025 | ❌ Differenza rispetto al CCNL 2020-22 |
|---|---|---|
| Aumenti retributivi | Incremento complessivo di 100 € per livello BS, suddiviso in 4 tranche (2026-2028). | Prima solo adeguamento annuale ISTAT, senza piano triennale definito. |
| Indennità art. 34 c.7 | Aggiornamento a 30 € mensili dal 1° gennaio 2026. | Importo non definito nel vecchio contratto. |
| Variazione periodica | Chiarito che l’art. 38 si applica alle retribuzioni già incrementate ai sensi dell’art. 55. | Nel CCNL 2020-22 non era previsto il collegamento tra i due articoli. |
| Appendice 1 (nuova) | Esempio di calcolo passo-passo con applicazione degli aumenti e dell’indice ISTAT per ogni anno. | Assente nel contratto precedente. |
Per consultare le tabelle retributive aggiornate e conoscere nel dettaglio quanto costa una badante convivente, part-time o notturna, puoi leggere la nostra guida completa: Quanto costa una badante
Novità 3: CCNL colf e badanti e tutela della genitorialità
Oltre all’aumento di 100 euro, tra le innovazioni più significative del nuovo CCNL Colf e Badanti 2025, spicca l’estensione delle tutele legate alla genitorialità, un tema sempre più centrale per chi lavora nel settore domestico.
Il contratto non si limita più a menzionare maternità e paternità in senso stretto, ma introduce il concetto più ampio di genitorialità, includendo esplicitamente anche genitori intenzionali, come nelle famiglie omogenitoriali o nei casi di procreazione assistita.
In particolare, il nuovo testo dell’articolo 25 del CCNL colf e badanti riconosce:
- Congedo di 10 giorni lavorativi anche al genitore intenzionale: da fruire entro 5 mesi dalla nascita (o in caso di morte perinatale del figlio);
- Divieto di licenziamento: durante tutto il periodo protetto per entrambi i genitori, con esonero dal preavviso in caso di dimissioni;
- Congedo parentale fino a 4 mesi: non retribuito ma riconosciuto contrattualmente sia alla madre sia al padre, colmando una lacuna storica nel settore;
- Dichiarazione congiunta: delle parti sociali per promuovere ulteriori iniziative a sostegno delle lavoratrici madri e dei genitori nel lavoro domestico.
Si tratta di una svolta culturale e normativa importante. Infatti, come abbiamo già accennato il nuovo CCNL valorizza non solo il ruolo professionale, ma anche la dimensione familiare e relazionale dei lavoratori domestici, con tutele più eque, inclusive e aggiornate rispetto ai bisogni reali delle persone.
Ecco una tabella riassuntiva sulle differenze tra il vecchio contratto e il nuovo ccnl colf e badanti 2025 in merito all’articolo 25 Tutela della maternità, paternità e genitorialità:
| 📋 Ambito | 🆕 Nuovo elemento introdotto nel 2025 | ❌ Differenza rispetto al CCNL 2020-22 |
|---|---|---|
| Estensione tutela | Inclusione del termine genitorialità | Prima limitato a maternità/paternità |
| Congedo | Genitore intenzionale incluso | Solo padre biologico |
| Caso di lutto | Congedo fruibile anche in caso di morte perinatale | Assente |
| Divieto licenziamento | Anche per lavoratore in paternità/parentale | Solo madre |
| Dimissioni | Niente preavviso per entrambi | Solo madre |
| Congedo parentale (comma 7) | Nuovo diritto di 4 mesi non retribuiti | Non previsto |
| Coordinamento tra congedi | Chiarita l’interrelazione tra istituti | Formulazione generica |
| Dichiarazione congiunta | Nuovo impegno programmatico | Assente |
Vuoi approfondire?: Guida completa alla Maternità Colf e Badanti
Novità 4: CCNL colf e badanti 2025 permessi
Dopo le importanti innovazioni su retribuzioni e genitorialità, il nuovo contratto collettivo nazionale badanti
introduce una svolta attesa da tempo sul tema dei permessi per esigenze personali e familiari (Art. 19 Permessi). Si tratta di un aggiornamento che riconosce in modo più ampio e dettagliato il diritto alla cura, al tempo e alla conciliazione vita-lavoro anche per chi opera nel lavoro domestico, spesso senza tutele paragonabili a quelle di altri settori.
La principale novità riguarda il diritto di fruire, su accordo tra le parti, di permessi non retribuiti per assistere familiari con grave disabilità certificata. È un passaggio significativo, perché fino ad oggi il settore era escluso dalle tutele della Legge 104/92.
Il nuovo CCNL colf e badanti 2025 colma quindi un vuoto, prevedendo la possibilità di richiedere giorni di assenza per assistere:
- il coniuge, la parte di unione civile o il convivente di fatto;
- un parente o affine entro il 2° grado;
- un parente anche entro il 3° grado, se i familiari più prossimi sono assenti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.
A questa novità si aggiunge un ampliamento delle casistiche già previste per i permessi retribuiti, come quelli per:
- visite mediche documentate;
- rinnovo del permesso di soggiorno;
- pratiche di ricongiungimento familiare;
- nascita di un figlio (permesso al padre lavoratore);
- gravi disgrazie familiari (3 giorni retribuiti).
Questa e la precedente novità rappresentano un allineamento al quadro normativo nazionale sulla disabilità e sulla genitorialità e riconoscono la crescente complessità delle relazioni familiari: unioni civili, convivenze di fatto, famiglie ricostituite.
Di seguito, una tabella che riassume al meglio le differenze relative ai Permessi tra il vecchio e il nuovo contratto collettivo nazionale badanti e colf:
| 📋 Ambito | 🆕 Novità 2025 | ❌ Differenza con CCNL 2020-22 |
|---|---|---|
| Permessi assistenza | Introdotti permessi non retribuiti per assistenza a familiari con disabilità grave. | Prima previsti solo permessi retribuiti. |
| Familiari inclusi | Estesi a unioni civili, conviventi di fatto e parenti fino al 3° grado. | Riferimento solo a familiari conviventi. |
| Tipologia | Possibile cumulo tra permessi retribuiti e non retribuiti. | Previsti solo permessi retribuiti. |
| Normativa | Allineamento con la Legge 104/1992. | Nessun richiamo alla normativa nazionale. |
Novità 5: nuovo giorno festività nel CCNL colf badante
Infine, tra le novità principali del nuovo CCNL colf e badanti 2025 c’è l’aggiunta di una nuova festività nazionale al calendario delle giornate retribuite: il 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia.
Questa data, che finora non era riconosciuta come festiva agli effetti civili, diventerà ufficialmente un giorno non lavorativo a partire dal 2026, in base alla legge recentemente approvata dal Parlamento. Il suo inserimento all’interno del contratto collettivo nazionale rappresenta un aggiornamento rilevante, sia per il valore culturale e simbolico della ricorrenza, sia per i riflessi concreti sulle condizioni lavorative di colf e badanti.
Con l’introduzione del 4 ottobre, il totale delle festività riconosciute e retribuite per i lavoratori domestici sale a 13 giornate + il Santo Patrono, così elencate:
- 1° gennaio
- 6 gennaio
- lunedì di Pasqua
- 25 aprile
- 1° maggio
- 2 giugno
- 15 agosto
- 4 ottobre (nuova festività)
- 1° novembre
- 8 dicembre
- 25 dicembre
- 26 dicembre
- giorno del Santo Patrono
L’aggiunta del 4 ottobre allinea i diritti dei lavoratori domestici con quelli degli altri settori, ampliando la tutela anche sotto il profilo simbolico e valoriale. Una piccola grande conquista per colf, badanti e famiglie.
Per capire come funziona la retribuzione nelle giornate festive, leggi il nostro approfondimento dedicato:
Busta paga festività colf e badante
Nuovo CCNL lavoro domestico: cosa cambia per chi assume?
Dopo aver esaminato le principali novità introdotte dal nuovo CCNL Colf e Badanti 2025 per chi lavora nel settore domestico, è importante soffermarsi anche su cosa cambia per chi assume. Il contratto collettivo, in vigore dal 1° novembre 2025, non incide solo sui diritti e doveri del lavoratore, ma comporta anche implicazioni concrete per le famiglie datrici di lavoro.
Chi impiega badanti, colf, baby sitter e assistenti familiari dovrà infatti fare i conti con aumenti retributivi e un rafforzamento delle regole di trasparenza e regolarità contrattuale, pensato per tutelare entrambe le parti del rapporto di lavoro.
In particolare, il nuovo CCNL colf e badanti 2025 prevede un incremento delle retribuzioni minime. In particolare, per un collaboratore inquadrato al livello medio BS, si stima un aumento totale di oltre 230 euro lordi mensili, così suddivisi:
- 100 euro a regime come incremento strutturale del minimo;
- 135,75 euro come recupero per il costo della vita maturato dal 2021 al 2025.
A ciò si aggiunge una modifica importante nel meccanismo di rivalutazione annuale: la percentuale di aggiornamento ISTAT passa dall’80% al 90%, garantendo una maggiore aderenza all’andamento dell’inflazione.
Questi cambiamenti si tradurranno in una spesa mensile più alta per chi assume, soprattutto per chi ha rapporti di lavoro a tempo pieno o più collaboratori in famiglia.
Il nuovo CCNL badanti impone quindi alle famiglie di verificare i contratti in essere, controllare le nuove tabelle retributive e pianificare adeguamenti economici in anticipo per evitare irregolarità.
Tuttavia, l’impegno economico va letto anche come un investimento in qualità, stabilità e legalità del rapporto di lavoro domestico, in un settore che per troppo tempo ha vissuto situazioni di incertezza o mancato riconoscimento professionale.
Per alleggerire l’impatto economico, le famiglie potranno continuare ad accedere alle agevolazioni fiscali e bonus colf e badanti previsti già nel 2025 per assunzioni regolari come quelle ottenute con il supporto dell’Agenzia Gallas Group.
LEGGI LE TESTIMONIANZE DELLE FAMIGLIE CHE HANNO SCELTO GALLAS GROUP
Nuovo CCNL badanti e colf: affidati a professionisti

Il nuovo CCNL Colf e Badanti 2025 rappresenta un passo importante verso maggiori tutele, chiarezza contrattuale e riconoscimento del lavoro domestico. Ma per molte famiglie, interpretare correttamente le novità e trovare personale qualificato, formato e regolare resta una sfida.
È qui che entra in gioco il supporto di un’agenzia specializzata come Gallas Group: da anni aiutiamo famiglie in tutta Italia a selezionare badanti, colf e assistenti familiari affidabili, in regola con il contratto nazionale e formati secondo le normative vigenti.
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