anziano rifiuta assistenza badante: padre e figlio in un abbraccio

Cosa fare quando il genitore anziano rifiuta l’assistenza della badante

Cosa fare quando un anziano rifiuta la badante?
Ogni figlio e figlia con genitore anziano sa quanto sia emotivamente difficile osservare un proprio caro divenire via via sempre meno autosufficiente. Spesso, ciò porta con sé un enorme senso di colpa che nasce dalla consapevolezza di non poter offrire personalmente al genitore tutte le cure di cui necessita. Famiglia, lavoro e impegni quotidiani rendono infatti impossibile prestare un’assistenza continua. L’unica soluzione, in questi casi, è quella di chiedere aiuto esterno avvalendosi del supporto di una badante che possa fornire assistenza in modalità di convivenza, per qualche ora al giorno o durante la notte, a seconda delle necessità.
Eppure, per un anziano, dopo una vita passata in piena autonomia, realizzare di dover dipendere da altri per portare a termini alcune attività ordinarie basilari come la preparazione dei pasti, l’igiene personale e la pulizia della casa, è tutt’altro che semplice. 

Ecco alcuni suggerimenti per affrontare con pazienza ed empatia le proteste dell’anziano che rifiuta l’assistenza della badante. 

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All’origine del rifiuto della badante 

Indipendentemente dalla presenza o meno di una patologia invalidante, per ogni anziano è difficile accettare appieno l’idea di aver bisogno del sostegno di qualcun altro per affrontare la quotidianità. Poco importa si tratti di un figlio, una figlia o in generale di un membro della famiglia o di un estraneo come una badante: a colpire emotivamente l’anziano è la consapevolezza di aver perso la propria autonomia. Comincia, insomma, una nuova fase della vita che non sempre è facile accettare e che rende necessario sviluppare nuove abitudini. 

Il rifiuto dell’assistenza della badante da parte dell’anziano prende spesso forma di “capricci”. In realtà, i capricci (le lamentele, i rifiuti, spesso la richiesta di una maggior vicinanza da parte del figlio o figlia) sono manifestazioni di difficoltà e di esigenze profonde che l’anziano sente con particolare urgenza ed è perciò necessario riuscire ad andare oltre a quelle che appaiono come reazioni irrazionali per scovare paure, timori e perplessità concrete. Ciò, naturalmente, senza dimenticare che spesso le reazioni, anche aggressive, non sono necessariamente frutto di testardaggine ma possono, piuttosto, essere dettate dalla malattia con cui l’anziano convive. Il morbo di Alzheimer e molte altre forme di demenza, ad esempio, compromettono la capacità di prendere decisioni coerenti. 

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Gallas Group: il valore dell’esperienza 

In Gallas Group, dal 2013 ci impegniamo a sostenere le famiglie durante questo delicato momento. Quanto costa una badante? Ci sono dei bonus a disposizione delle famiglie? Meglio optare per un’assistenza a ore o un’assistenza notturna? Quali sono i diritti e i doveri di una badante convivente? 

Come se lo stress associato alla necessità di dover prendere una decisione importante per il proprio genitore non fosse sufficiente, l’assunzione di una badante porta con sé molti dubbi e perplessità. 

Ad oggi, abbiamo aiutato oltre 92.500 famiglie ad affrontare al meglio questo delicato momento individuando per loro la badante più qualificata per garantire la giusta assistenza alla persona in difficoltà. Infatti, Gallas Group è un’agenzia specializzata nella ricerca e selezione di personale domestico autorizzata dal Ministero del Lavoro. 

Sappiamo quindi per esperienza che in molte situazioni una delle principali difficoltà coincide proprio con il trovare soluzione al rifiuto della badante da parte dell’anziano. 

Se senti di vivere una situazione simile e non sai come fare, contattaci. Ti aiuteremo ad individuare la giusta badante e ad inserirla gradualmente in famiglia per rendere questo delicato momento il meno stressante possibile, per te e per il tuo caro. 

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Quando il genitore anziano rifiuta l’assistenza della badante 

È naturale che un anziano, magari abituato alle cure di un proprio familiare di riferimento, faccia fatica ad accedere la presenza di una figura estranea come quella della badante in casa propria. Si tratta infatti di uno spazio privato che non sempre si è disposti a condividere rinunciando alla propria privacy. 

Quando l’anziano rifiuta la badante spesso mette in atto una serie di strategie oppositive che, più che essere un rifiuto vero e propria alla nuova figura, costituiscono un tentativo di evitare il distacco dalla propria famiglia o proclamare la propria autonomia. 

Generalmente, l’anziano può: 

  • Rifiutare la presenza della badante; 
  • Accettare la badante con poca convinzione, approfittando di ogni momento con la famiglia per poter condividere la propria insoddisfazione (finendo così per instillare un profondo senso di colpa nei figli); 
  • Subire la presenza della badante attuando però una serie di azioni che puntano a metterla in difficoltà e abbandonare così il posto di lavoro. 

Quello del senso di colpa della famiglia è in effetti un aspetto da tenere in grande considerazione. Chiedere aiuto e appoggiarsi al sostegno di figure esterne al nucleo familiare non è una colpa ma un atto di coraggio. Ecco perché nonostante il rifiuto della badante da parte dell’anziano è importante proseguire con l’inserimento, magari graduale, dell’assistente domiciliare. 

Cosa fare per prevenire e gestire il rifiuto della badante 

Detto tutto ciò, che cosa può fare un figlio o una figlia per prevenire e affrontare al meglio l’eventuale rifiuto della badante da parte del proprio genitore anziano? 

Il primo aspetto da considerare, naturalmente, è relativo alle necessità. Sarà infatti utile prendersi del tempo per riuscire a cogliere appieno quali sono le difficoltà dell’anziano genitore: ha bisogno di una figura che si occupi esclusivamente di tenere in ordine la casa? Necessita di cure mediche particolari? Ha bisogno principalmente di compagnia? 

Insomma, il grado di autosufficienza dell’anziano permetterà, se non altro, di capire sin da questa prima fase di quale tipologia di badante si avrà necessità. 

Leggi anche: Cura della casa e cura della persona – la differenza tra colf e badante 

come gestire il rifiuto dell'assistenza della badante

Ecco una serie di consigli e suggerimenti da tenere a mente: 

  • Parlare con l’anziano: a nessuno piace sentirsi costretto ad accettare cambiamenti radicali, soprattutto quando questi coinvolgono apertamente la propria sfera privata. Ecco perché prima di cominciare la ricerca di una badante può risultare utile introdurre l’argomento al proprio anziano genitore. Ascoltandone i dubbi e le opposizioni sarà possibile trovare per tempo le risposte per mitigarne ogni ansia, il tutto senza mai ricadere in toni accesi o accusatori che potrebbero scatenare un effetto di rifiuto della badante ancor più radicale. Laddove possibile l’inserimento della badante deve essere inteso come un processo, non come un cambiamento improvviso. 
  • Cercare una badante qualificata: al tema della ricerca della giusta badante abbiamo dedicato un intero articolo qui. La scelta ideale è sempre quella di affidarsi ad agenzie qualificate come Gallas Group, dotate di operatori che si confrontano quotidianamente con le famiglie e con empatia e competenza possono guidare la famiglia in questo delicato momento. A differenza di quanto accade con passaparola e siti web, la presenza di un’agenzia rappresenta una sicurezza: è l’agenzia, infatti, ad occuparsi di effettuare le eventuali necessarie sostituzioni, di farsi carico di tutti gli aspetti burocratici del rapporto di lavoro e soprattutto di individuare la badante più qualificata a seconda delle necessità della famiglia e delle eventuali patologie dell’anziano. 
  • Coinvolgere l’anziano nella decisione: quella tra badante e assistito è una relazione che dev’essere sostenuta da un senso di fiducia e rispetto. “Andare d’accordo” non è un’opzione ma una necessità. Ecco perché è importante coinvolgere l’anziano genitore nella scelta della giusta badante per garantirgli la possibilità di esprimere pareri e consigli, porre domande e offrire opinioni prima della scelta. Far sentire l’anziano importante offrendogli un ruolo attivo nel processo significa rassicurarlo della sua posizione all’interno della famiglia. Questo può aiutare molto a semplificare l’integrazione della badante. 
  • Chiedere il sostegno del medico di famiglia: agli occhi dell’anziano il medico di famiglia rappresenta una figura autorevole di massima fiducia. Spesso, rivolgendosi al medico e lasciando che sia lui ad appianare alcune delle preoccupazioni, l’anziano può essere persuaso dell’aiuto che la badante potrebbe offrire. 
  • Inserire gradualmente la badante: se l’anziano rifiuta ancora l’assistenza della badante, un consiglio è quello di creare brevi momenti di condivisione. Una partita a carte, un pranzo, una chiacchiera davanti ad una tazza di thè o una passeggiata al parco possono permettere all’anziano di conoscere la badante in quanto persona e creare una relazione di familiarità. Naturalmente, in tutti questi i casi sarà necessario un’alternanza tra la badante e l’assistenza della famiglia ma potrebbe rivelarsi la soluzione vincente per permettere all’anziano di accettare maggiormente le sue nuove circostanze. 

Quando l’anziano rifiuta l’assistenza: una conclusione 

Come abbiamo visto, un anziano che rifiuta l’assistenza della badante è sostanzialmente un anziano che combatte contro l’idea stessa di essere più fragile e meno indipendente. 

Molto spesso, davanti al rifiuto del genitore di accettare la presenza di una badante in casa, subentra nelle famiglie un grande senso di colpa. Il senso di colpa di chi, figlio, figlia o altro, vorrebbe poter offrire sostegno e compagnia ma sa di non poterlo fare nel modo migliore, magari perché mancano le competenze e magari perché a mancare è il tempo, toppo poco per affrontare tutti gli impegni quotidiani. D’altronde, quale sarebbe il vantaggio di assistere in prima persona il proprio anziano genitore se ad avere la meglio sul tempo di qualità fossero le attività più basilari, dalla preparazione dei pasti, alla pulizia della casa? 

Lo ripetiamo, affidarsi ad una badante non è una colpa ma un atto coraggioso e consapevole del fatto che dinnanzi al cambiare delle condizioni deve cambiare il modo in cui ci approcciamo ad esse. Una badante può infatti rappresentare un incredibile aiuto, per farsi carico dell’assistenza diretta dell’anziano e lasciare alla sua famiglia la possibilità di poter passare assieme del vero tempo di qualità, senza stress. 

Contatta Gallas Group per ogni informazione o per richiedere una consulenza dedicata utile ad individuare la badante più adatta alla cura del tuo caro.

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