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Ferie badante convivente 54 ore e non convivente: calcolo, busta paga e quanti giorni

Quando si parla di ferie della badante, si entra in uno degli aspetti più delicati e importanti del lavoro domestico. Troppo spesso sottovalutate o gestite in modo approssimativo, le ferie sono invece un diritto irrinunciabile per ogni collaboratrice e un momento cruciale per l’organizzazione familiare.

Che tu sia una famiglia che si chiede come affrontare l’assenza temporanea della propria assistente, oppure una badante che desidera capire quanti giorni spettano e come funziona il pagamento delle ferie, questa guida ti fornirà tutte le risposte necessarie.
Dalle norme previste dal CCNL domestico, al calcolo delle ferie per badanti conviventi e a ore, fino alla gestione dei casi particolari e alle buone pratiche da adottare nei periodi di maggiore criticità come l’estate: troverai tutto ciò che serve per affrontare questo tema con chiarezza, serenità e pieno rispetto dei diritti di entrambe le parti.

Scopriamo insieme cosa dice la legge, come si calcolano le ferie maturate e come pianificare un’assenza nel modo più sicuro per l’assistito ma anche per chi se ne prende cura ogni giorno.

Ferie della badante: cosa dice la legge?

Secondo quanto stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL Art. 17 – Ferie), ogni badante – sia convivente che non convivente – ha diritto a 26 giorni di ferie all’anno, indipendentemente dal numero di ore lavorate o dalla tipologia di contratto. Le ferie maturano mensilmente e vanno godute preferibilmente tra giugno e settembre, salvo diverso accordo tra le parti.

Durante il periodo di ferie, la badante ha comunque diritto alla retribuzione. Se è assunta a tempo pieno con paga mensile, percepirà lo stipendio completo.

Se invece è una badante a ore, per ogni giorno di ferie spettano 1/6 delle ore lavorate settimanalmente, con relativa retribuzione.

Qui un breve schema per capire al meglio questa differenza:

 

Tipo Contratto Maturazione Ferie Pagamento Ferie

Badante convivente

(54 ore)

  26 giorni l’anno

  (12 ratei mensili)

Stipendio pieno

+ indennità vitto/alloggio

Badante a ore 26 giorni l’anno

(calcolo proporzionale)

1/6 delle ore settimanali

per ogni giorno di ferie

 

Attenzione però: le domeniche e i giorni festivi non possono essere conteggiati come ferie.

Per capire come gestire le festività, leggi:

GUIDA: Festività colf e badanti

Organizzare in modo corretto le ferie badante convivente 54 ore o calcolare le ferie della badante a ore aiuta a mantenere un clima di serenità e rispetto reciproco. Continuiamo ad approfondire!

Calcolo delle ferie per badante convivente e a ore: guida pratica

Quando si avvicina l’estate o il periodo di Natale, sempre più famiglie che si sono affidate a Gallas Group ci chiedono un supporto per capire quanti giorni di ferie spettano effettivamente alla badante.

Infatti, conoscere il funzionamento del calcolo ferie badante a ore o convivente è fondamentale per garantire non solo un’assistenza continua all’anziano ma anche i diritti del lavoratore o della lavoratrice. Faremo adesso qualche esempio che ti possa aiutare in questo calcolo.

Calcolo ferie badante a ore: esempio pratico

Per le badanti a ore, il calcolo delle ferie si basa sulle ore lavorate settimanalmente. Anche in questo caso, spettano 26 giorni di ferie all’anno, ma il calcolo si adatta all’orario part-time.

Vediamo il caso di una badante a ore, con contratto livello CS e una paga oraria di €7,91 che lavora 20 ore a settimana da 6 mesi.

  • Passo 1 – Giorni di ferie maturati:
    • 26 giorni annui ÷ 12 mesi = 2,16 giorni/mese
    • 2,16 × 6 mesi = 13 giorni
  • Passo 2 – Retribuzione ferie

Per una badante a ore, il compenso ferie si calcola in base all’orario medio giornaliero.

Con 20 ore settimanali distribuite su 5 giorni:

  • Ore giornaliere medie: 20 ÷ 5 = 4 ore
  • Retribuzione giornaliera ferie: 4 ore × €7,91 = €31,64
  • Totale ferie maturate: €31,64 × 13 = €411,32
  • Totale ferie maturate in 6 mesi: 13 giorni / €411,32

Calcolo ferie badante convivente 54 ore: esempio dettagliato

Se una badante convivente 54 ore lavora da 6 mesi, bisogna calcolare quanti giorni di ferie ha maturato e quale compenso spetta durante il periodo di assenza.

  • Passo 1 – Giorni di ferie maturati:
    • 26 giorni annui ÷ 12 mesi = 2,16 giorni/mese
    • 2,16 × 6 mesi = 13 giorni (arrotondati)
  • Passo 2 – Retribuzione ferie

La retribuzione mensile per una badante convivente livello CS è €1137,86.

  • Compenso giornaliero ferie: €1137,86 ÷ 26 = €43,76
  • Retribuzione ferie maturate: €43,76 × 13 = €569,01
  • Totale ferie maturate in 6 mesi: 13 giorni / €569,01

È importante notare che le ferie devono essere godute entro l’anno, salvo accordi diversi, e non possono essere frazionate in più di due periodi all’anno.

Gestione delle ferie della badante in estate: consigli utili

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L’estate è da sempre sinonimo di vacanze e di ricarica, ma quando in casa c’è una persona anziana o non autosufficiente da assistere, il periodo estivo può trasformarsi in una vera sfida. Infatti, per molte badanti, l’estate è anche l’unico momento in cui possono tornare nel loro Paese d’origine. Alcune non rientrano da anni e chiedono quindi ferie più lunghe. È previsto infatti che le badanti non italiane possano accumulare ferie fino a due anni per rientri prolungati. In questi casi, il periodo di assenza può arrivare fino a due mesi. E tu, come datore di lavoro, devi organizzarti per tempo.

Ecco perché è fondamentale programmare con largo anticipo. L’ideale sarebbe parlarne entro aprile, così da avere il tempo di trovare una sostituta e garantire continuità all’assistenza.

Se vuoi sostituire la badante durante le ferie puoi:

  • Assumere una badante temporanea con contratto a tempo determinato per sostituzione. È la scelta più sicura e professionale, soprattutto se l’assistito ha bisogno costante di supporto.

GUIDA: Sostituzione Badante per Ferie

Assicurati che la persona che entrerà in casa sia preparata e affidabile. Diffida da suggerimenti “fai da te” o da sostituzioni in nero: rischieresti multe, problemi legali e – peggio ancora – mettere a rischio la salute del tuo caro.

Altri consigli pratici per una gestione serena

  1. Stabilite per iscritto le ferie: niente accordi a voce. Scrivete tutto: date, durata, firma di entrambe le parti. Così sarete entrambi tutelati.
  2. Non aspettare Ferragosto per trovare una sostituzione: è il periodo più caotico per trovare personale.
  3. Offri ferie di almeno 30 giorni, se puoi: sarà più facile trovare una sostituta disposta ad accettare.
  4. Regolarizza sempre il contratto della sostituta: è l’unico modo per proteggere te stesso e il tuo caro.
  5. Non affidarti alla sostituta proposta dalla badante: purtroppo esistono circuiti informali poco trasparenti.
  6. Preparati anche al ritorno: se la collaboratrice non rientra, è importante sapere come comportarsi – dalla segnalazione di assenza all’eventuale risoluzione del contratto.

Se questo ultimo punto ti sembra assurdo, devi sapere che in realtà può capitare che una badante o una colf non rientri più dalle ferie. Per sapere cosa fare esattamente in questa situazione, puoi leggere:

GUIDA: Cosa fare quando la badante non rientra dalle ferie

Ferie badante: chi le decide e come funziona il preavviso?

Dopo aver chiarito quando e come si maturano le ferie, è naturale chiedersi: chi decide il momento in cui la badante può andare in vacanza? E come funziona il preavviso?

In linea generale, la decisione sulle ferie della badante è condivisa e deve nascere da un dialogo sereno tra il datore di lavoro e la collaboratrice o il collaboratore. È importante che entrambi tengano in considerazione le reciproche esigenze: quelle dell’assistito e della famiglia, ma anche il diritto della badante a un periodo di riposo rigenerante.

Il CCNL del lavoro domestico specifica che le ferie vanno preferibilmente godute tra giugno e settembre, ma non impone un calendario rigido. Questo significa che il periodo può essere stabilito liberamente, purché ci sia accordo tra le parti.

Se non si trova un’intesa, spetta comunque al datore di lavoro definire le date, dimostrando di aver tentato una proposta condivisa.

Per questo motivo è buona prassi non rimandare. Il consiglio è di pianificare le ferie con largo anticipo, idealmente entro la primavera, per consentire una gestione organizzata dell’eventuale sostituzione.

Anche il preavviso ferie badante non ha una durata fissa prevista dal contratto, ma nel rispetto del buon senso e della continuità assistenziale, è fondamentale che venga comunicato per tempo. Soprattutto in estate, quando trovare una sostituta può essere più difficile, segnalare le ferie almeno uno o due mesi prima può davvero fare la differenza.

Infine, ricordiamo che ogni accordo – anche quello sul periodo di ferie – andrebbe messo per iscritto, con una semplice dichiarazione firmata da entrambe le parti. Un gesto semplice che tutela tutti e mantiene il rapporto lavorativo chiaro e trasparente.

Ferie della badante in busta paga: come registrarle correttamente

Quando arriva il momento di registrare le ferie della badante in busta paga, è importante che tutto venga fatto con precisione. Non si tratta solo di un obbligo formale, una corretta gestione delle assenze tutela sia il datore di lavoro che la lavoratrice, evitando fraintendimenti o problemi futuri, ad esempio con l’INPS.

In busta paga, le ferie devono essere indicate con la causale “FE”, che segnala i giorni in cui la badante non è presente per ferie. Questa indicazione è fondamentale, anche se la badante convivente riceve uno stipendio mensile fisso.

Infatti, la retribuzione per le ferie non è extra, ma è già compresa nello stipendio, calcolata come 1/26 della retribuzione mensile per ciascun giorno di assenza, come stabilito dal contratto collettivo.

Dal punto di vista contributivo, durante il periodo di ferie si versano normalmente i contributi INPS, come se la badante stesse lavorando. Questo assicura continuità nei versamenti e tutela previdenziale.

Casi particolari legati alle ferie della badante: come comportarsi?

Infine, per aiutare i datori di lavoro ma anche i collaboratori domestici, cerchiamo di analizzare brevemente alcuni dei casi particolari da considerare sul tema della gestione delle ferie delle badanti.

La normativa è chiara sui diritti e doveri, ma nella pratica ogni famiglia può trovarsi di fronte a richieste o imprevisti che richiedono equilibrio, buon senso e, spesso, una guida esperta. Ecco i casi più comuni e come affrontarli, con l’obiettivo di tutelare entrambe le parti e garantire un’assistenza continua e serena.

1. Quando le ferie della badante e del datore non coincidono

 Il CCNL del lavoro domestico stabilisce che, di norma, le ferie si godano nel periodo da giugno a settembre. Tuttavia, spetta al datore di lavoro fissare le date, compatibilmente con le esigenze della badante. Questo non significa che possa agire in modo arbitrario, ma che – in caso di mancato accordo – la decisione finale è sua. È sempre raccomandabile trovare un’intesa anticipata, evitando incomprensioni e tensioni.

2. Se la badante chiede più ferie di quelle maturate

Può accadere che una badante, magari assunta da poco, richieda un periodo più lungo rispetto alle ferie effettivamente maturate. Il datore può concedere, per iscritto, le ferie che la collaboratrice maturerà nei mesi successivi. È una scelta comune per chi deve rientrare nel Paese d’origine per periodi prolungati.

3. Se la badante non rientra dopo le ferie

Quando la badante non rientra al lavoro alla data concordata e non comunica l’assenza, il datore può segnalarla come assenza ingiustificata. In caso di prolungamento, è possibile procedere con una contestazione disciplinare e, successivamente, con il licenziamento per giusta causa, se la situazione non si risolve. Diverso è il caso in cui la lavoratrice chieda un prolungamento per cause valide. In quel caso si può valutare un permesso non retribuito o un’estensione delle ferie, purché formalizzata.

4. Se la badante non vuole prendere ferie

Il diritto alle ferie è irrinunciabile. Anche se la badante preferisce restare al lavoro, il datore è tenuto a garantirle un periodo di riposo annuale. Se necessario, può disporre in autonomia un periodo di ferie forzate, comunicandolo per iscritto. Il godimento delle ferie è essenziale per la salute della lavoratrice e la qualità del servizio reso.

5. Malattia durante le ferie

Se la badante si ammala durante le ferie, la gestione varia in base alla gravità e documentazione della malattia. In particolare, quando si tratta di malattia con ricovero in ospedale si deve procedere alla sospensione delle ferie. La badante deve fornire un certificato medico e il datore dovrà conteggiare i giorni come malattia. In assenza di ricovero, le ferie proseguono regolarmente. In questo caso, la lavoratrice non è obbligata a fornire documentazione medica.

6. Ferie non godute e pagamento alla cessazione del contratto

Come previsto dal contratto collettivo, le ferie non godute non possono essere monetizzate se il contratto è in corso. L’unica eccezione è in caso di cessazione del rapporto di lavoro. In tal caso, le ferie residue devono essere calcolate e liquidate in busta paga, insieme al TFR e alla tredicesima.

7. Ferie nel periodo di preavviso

Durante il periodo di preavviso di licenziamento, le ferie non possono essere fruite. Questo perché il preavviso serve a garantire la continuità lavorativa per il tempo necessario al passaggio di consegne o all’organizzazione del datore. Le ferie prese in questo periodo non annullano il preavviso, ma lo sospendono e lo posticipano.

Queste situazioni, anche se più rare, vanno gestite con consapevolezza. Le ferie della badante non sono solo un obbligo contrattuale, sono un’opportunità per salvaguardare l’equilibrio del rapporto di lavoro, la salute della lavoratrice e il benessere dell’assistito. Un buon accordo scritto, la comunicazione continua e il rispetto delle regole sono gli ingredienti per affrontare anche i casi più delicati.

Ferie della badante: gestiscile al meglio con Gallas Group

La gestione delle ferie della badante, così come ogni altro aspetto del lavoro domestico, richiede attenzione, chiarezza e competenze specifiche. Che si tratti di pianificare per tempo, trovare una sostituta affidabile o rispettare gli adempimenti contrattuali, ogni famiglia e ogni lavoratore dovrebbe sentirsi supportata lungo questo percorso.

Ecco perché Gallas Group è al fianco di chi cerca una figura qualificata, offrendo non solo assistenza nella selezione, ma anche supporto nella gestione amministrativa e contrattuale, comprese le sostituzioni per ferie o assenze prolungate.

Affidarti a Gallas Group significa scegliere un partner affidabile, che ti accompagna in ogni fase: dalla selezione alla gestione contrattuale, fino all’eventuale sostituzione per ferie o malattia.

Scegli la serenità di un’assistenza professionale: cerca la sede Gallas Group più vicina o contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a trovare la figura giusta per la tua famiglia.

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