
Babysitter quanto costa davvero oggi?: contratto, stipendio e mansioni
Ti stai chiedendo una babysitter quanto costa ma sai anche che affidare i tuoi bambini a una persona esterna è una scelta che richiede fiducia e attenzione? Siamo qui per te.
Che tu sia un genitore alla ricerca della figura giusta o una babysitter che vuole proporsi in modo professionale, ci sono sempre le stesse domande che tornano a galla: quanto costa? Qual è la tariffa giusta da chiedere? Cosa prevede la legge? E, soprattutto, quali sono i veri compiti di una babysitter?
In questa guida rispondiamo a tutte queste domande con informazioni pratiche e aggiornate, pensate per aiutare sia le famiglie che le lavoratrici a orientarsi tra stipendio, paga oraria e regole di contratto. Ti aiuteremo a fare chiarezza su quanto costa davvero assumere una babysitter, quali sono le mansioni che può svolgere e come gestire tutto in modo semplice e sicuro, nel rispetto delle normative vigenti.
Babysitter quanto costa: stipendio, livello e tipologie di contratto
Il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico (CCNL) regola in modo preciso i rapporti di lavoro con colf, badanti e, naturalmente, babysitter perché anche questa categoria rientra nei “lavoratori domestici”. Questo significa che anche lo stipendio della babysitter deve rispettare i minimi salariali stabiliti, evitando qualsiasi forma di lavoro irregolare.
In particolare, il CCNL, aggiornato a settembre 2020, ha semplificato l’inquadramento delle babysitter collocandole nel livello BS, ma distingue comunque le mansioni a seconda dell’età e dell’autonomia del bambino:
- Bambini sopra i 6 anni: considerati generalmente autosufficienti, richiedono un’assistenza più leggera e quindi senza indennità aggiuntive.
- Bambini sotto i 6 anni: considerati non autosufficienti, richiedono una presenza più attenta e continua. Per questo, il CCNL prevede un’indennità retributiva aggiuntiva, a tutela del maggior impegno richiesto alla lavoratrice.
Assunzione babysitter: le 3 principali tipologie di contratto
Ogni famiglia ha esigenze diverse, e per questo il contratto di lavoro della babysitter può essere strutturato in più forme:
- Babysitter convivente: vive presso la famiglia e lavora dal lunedì al sabato a tempo pieno, con diritto a mezza giornata libera in settimana e la domenica intera.
- Babysitter convivente part-time: vive con la famiglia ma lavora solo in fasce orarie definite (ad esempio, solo al mattino o solo al pomeriggio).
- Babysitter non convivente: lavora fino a 40 ore settimanali, con orari flessibili concordati tra le parti, senza obbligo di pernottamento presso l’abitazione.
Babysitter, quanto costa: paga oraria o mensile con esempi
Come abbiamo già chiarito il costo di una babysitter non è lasciato al caso, ma viene definito dai minimi retributivi stabiliti dal CCNL del lavoro domestico, precisamente al livello BS. Questo garantisce che ogni babysitter riceva un trattamento economico equo e tutelato, sia nel caso di assunzione convivente che non convivente.
Ecco i riferimenti aggiornati secondo le tabella dei minimi retributivi:
- Babysitter convivente: 1.003,99 € al mese per 54 ore settimanali.
- Babysitter non convivente: paga oraria minima di 7,10 € lordi all’ora.
- Babysitter per assistenza notturna: 1.154,58 € al mese.
Ma attenzione, questi sono valori minimi che possono variare in base a diversi fattori, come l’esperienza della babysitter, l’età dei bambini da accudire e la città in cui viene svolto il servizio.
Babysitter presso 2024 vs 2025: cosa è cambiato?
Rispetto al 2024, nel 2025 si registra infatti un leggero aumento della paga minima oraria babysitter, passato da 6,22 € a 7,10 € lordi.
Un adeguamento previsto dal CCNL che tiene conto del costo della vita e delle revisioni annuali delle tabelle retributive. Questo significa che, anche per chi ha già avuto esperienza con una babysitter in passato, sarà importante rivedere il budget e aggiornare i propri calcoli, soprattutto per contratti di lunga durata o per servizi continuativi. Un aiuto concreto può arrivare dai bonus babysitter e dalle agevolazioni disponibili a livello nazionale o locale.
Se desideri capire come funzionano e se la tua famiglia può beneficiarne, ti consigliamo di approfondire il tema nel nostro articolo dedicato :
Ad ogni modo, è sempre consigliabile considerare il costo complessivo mensile, che comprende non solo la paga oraria ma anche contributi, ferie, tredicesima e TFR. Solo in questo modo si evitano spiacevoli sorprese a fine mese. Nei prossimi paragrafi troverai qualche esempio pratico per il calcolo complessivo di una stipendio per babysitter.
Esempio 1: Babysitter paga oraria non convivente 25 ore
Non tutte le famiglie hanno bisogno di una babysitter a tempo pieno. Molti genitori cercano semplicemente un supporto nelle ore chiave della giornata, come ad esempio la mattina prima che i nonni prendano il testimone, oppure nel primo pomeriggio dopo la scuola. In questi casi, la soluzione ideale è una babysitter part-time non convivente, che garantisca una presenza costante ma limitata a circa 25 ore settimanali.
Facciamo un esempio concreto di costo per quanto riguarda la cura di un bambino o una bambina con più di 6 anni:
Voci di costo | Costo mensile |
---|---|
Paga Lorda | 733,42 € |
Contributi INPS | 138,67 € |
Trattamento di Fine Rapporto | 61,72 € |
Totale mensile | 997,91 € |
Esempio 2: costo babysitter 40 ore settimanali non convivente
Immagina una famiglia in cui entrambi i genitori lavorano tutto il giorno, con uscite al mattino presto e rientri nel tardo pomeriggio. Qui la babysitter diventa una figura di riferimento stabile per i bambini durante tutta la giornata. Il contratto babysitter 40 ore settimanali è quello più adatto, sempre come lavoratrice non convivente, con orario pieno da lunedì a venerdì.
L’esempio del prezzo babysitter fa riferimento all’accudimento di un minore di più di 6 anni. Ecco il costo mensile indicativo:
Voci di costo | Costo mensile |
---|---|
Paga Lorda | 1.173,47 € |
Contributi INPS | 221,87 € |
Trattamento di Fine Rapporto | 98,76 € |
Totale mensile | 1.596,66 € |
Esempi 3 e 4: stipendio baby sitter per minori con meno di 6 anni
Come abbiamo già avuto modo di accennare nei paragrafi precedenti, quando la babysitter si occupa di bambini fino ai 6 anni di età, è previsto un compenso maggiorato grazie all’indennità specifica riconosciuta dal CCNL. Si tratta di un diritto importante, che valorizza la maggiore attenzione e responsabilità richieste per i più piccoli. Per aiutarti a comprendere meglio il costo reale di questo tipo di assistenza, ti proponiamo qui di seguito un esempio pratico riferito a 25 ore settimanali:
Voci di costo | Costo mensile |
---|---|
Paga Lorda | 820,08 € |
Contributi INPS | 138,67 € |
Trattamento di Fine Rapporto | 68,68 € |
Totale mensile | 1.098,75 € |
Vediamo anche esempio pratico riferito, invece, a 40 ore settimanali sempre con neonati o bambini minori di 6 anni:
Voci di costo | Costo mensile |
---|---|
Paga Lorda | 1.312,13 € |
Contributi INPS | 221,87 € |
Trattamento di Fine Rapporto | 109,88 € |
Totale mensile | 1.757,99 € |
Babysitter notturna, serale e weekend: costo e quanto all’ora?
Spesso capita che le famiglie ricerchino una babysitter notturna, serale o weekend che possa badare ai bambini in caso di un appuntamento, di un evento speciale o di un weekend fuori programma. Avere una babysitter disponibile in questi momenti può davvero fare la differenza nella gestione della vita familiare ma è importante retribuirla secondo quanto previsto dalla normativa.
Il costo orario base parte, infatti, da quello stabilito per il contratto a ore, ma può variare sensibilmente in base a diversi fattori, tra cui la città in cui ti trovi, l’esperienza della babysitter, il numero di bambini da gestire, gli orari richiesti e le mansioni extra. È proprio per questo che la tariffa finale va sempre concordata tra genitori e babysitter, nel rispetto dei minimi contrattuali e della disponibilità della lavoratrice.
Babysitter mansioni: cosa può o NON può fare?
Dopo aver approfondito insieme una babysitter quanto costa e quali sono le tipologie di contratto più adatte alle diverse esigenze, è importante soffermarsi su un aspetto spesso sottovalutato, ma che fa davvero la differenza: cosa può o non può fare una babysitter.
Molte famiglie, infatti, sono convinte che la babysitter possa svolgere qualsiasi tipo di mansione, dalla cura dei bambini alla gestione della casa o delle commissioni. In realtà, le mansioni della babysitter sono ben definite e devono essere concordate con chiarezza fin dall’inizio, anche per non compromettere la qualità del servizio e il benessere dei bambini.
Una babysitter professionale deve essere in grado di svolgere le seguenti mansioni:
- Custodia e sorveglianza dei bambini: la babysitter deve garantire che il bambino sia sempre al sicuro, in casa e fuori. Questo significa supervisionare ogni momento della giornata, prevenire situazioni di rischio e vigilare costantemente senza mai perdere di vista il minore.
- Preparazione e somministrazione dei pasti: preparare pasti semplici e adatti all’età del bambino rientra tra le attività comuni di una babysitter. Deve attenersi alle indicazioni dei genitori su cosa e quando far mangiare il bambino.
- Cura dell’igiene personale del bambino: tra i compiti c’è anche la gestione dell’igiene, come cambiare pannolini, aiutare il bambino a lavarsi le mani o i denti, seguendo sempre la routine familiare stabilita.
- Organizzazione di attività ludiche e ricreative: la babysitter deve coinvolgere il bambino in attività stimolanti, sia in casa che all’aperto, promuovendo il gioco educativo, la creatività e il movimento, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo e la socializzazione.
- Supporto nello svolgimento dei compiti scolastici: se il bambino è in età scolare, la babysitter può aiutarlo a concentrarsi sui compiti, senza sostituirsi all’insegnante o al genitore.
- Accompagnamento del bambino a scuola o alle attività: se richiesto, la babysitter può accompagnare e riprendere il bambino da scuola, dallo sport o da altri impegni, a patto che sia in grado di farlo in sicurezza e, se necessario, sia automunita e assicurata.
- Riordino degli spazi del bambino: la babysitter può sistemare giochi, libri o la cameretta del bambino alla fine delle attività, mantenendo puliti e ordinati gli spazi a lui dedicati, senza però occuparsi delle pulizie generali della casa.
Invece, le principali attività che NON rientrano tra le mansioni di una babysitter sono:
- Pulizie generali o gestione della casa: la babysitter non deve svolgere pulizie domestiche, lavare pavimenti, stirare o occuparsi della cucina per tutta la famiglia, a meno che non sia stato esplicitamente concordato con un diverso contratto.
- Effettuare commissioni o spese personali per la famiglia: acquistare generi alimentari, pagare bollette o svolgere commissioni per i genitori non fa parte delle sue mansioni, salvo accordi specifici e contrattualizzati.
- Gestione di bambini extra senza accordo: la babysitter non può essere coinvolta in servizi di baby parking o prendersi cura di bambini di altre famiglie senza che questo sia stato definito e concordato prima con i genitori.
Perché è importante stabilire le mansioni di una babysitter?
Definire chiaramente le mansioni della babysitter non solo protegge la lavoratrice da richieste non conformi, ma aiuta anche i genitori a ricevere un servizio di qualità, senza aspettative sbagliate. Per esempio, se hai bisogno di una babysitter notturna o di una persona disponibile a chiamata, sarà essenziale discutere nel dettaglio prima della firma del contratto, per trovare un accordo chiaro e soddisfacente per entrambi.
Per questo, affidarsi a un’agenzia professionale come Gallas Group può fare davvero la differenza. Siamo al fianco di tante famiglie ogni giorno, con un servizio completo che parte dalla selezione e arriva fino alla gestione contrattuale.
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Assunzione babysitter: quali sono gli obblighi di chi assume?
Nel momento in cui una famiglia decide di avvalersi in modo continuativo dell’aiuto di una babysitter, non si tratta più solo di un rapporto fiduciario basato sull’affetto e la consuetudine: si entra, a tutti gli effetti, in un rapporto di lavoro regolarmente normato.
L’assunzione babysitter comporta innanzitutto la predisposizione di un contratto scritto, dove vanno indicate in modo chiaro le mansioni, l’orario di lavoro, il livello di inquadramento (solitamente BS), la retribuzione concordata e la durata del rapporto.
Tra gli obblighi più concreti, il datore di lavoro è tenuto a:
- Versare i contributi previdenziali all’INPS e alla Cassa Colf ogni trimestre, in base alla paga e alle ore lavorate.
- Elaborare il cedolino paga mensile come prova della retribuzione erogata e dei diritti maturati.
- Calcolare ferie, tredicesima e trattamento di fine rapporto (TFR), elementi retributivi che spettano per legge alla babysitter e che devono essere riconosciuti anche nei contratti a tempo determinato o part-time.
Infine, è buona norma (oltre che buona pratica) gestire correttamente ogni variazione nel corso del rapporto: ferie e festività della babysitter, malattia, sospensioni, proroghe o cessazioni devono essere sempre comunicate agli enti competenti, evitando irregolarità che potrebbero comportare sanzioni.
Tutto questo ti sembra complicato? È comprensibile.
Per questo molte famiglie scelgono di affidarsi ad agenzie babysitter di professionisti come Gallas Group. Quando ti affidi a noi, non devi preoccuparti di nulla: pensiamo a tutte le pratiche burocratiche al posto tuo, dall’assunzione alla gestione dei contributi, dal cedolino alla chiusura del contratto.
Tu dovrai solo occuparti di vivere serenamente il rapporto con la tua babysitter, senza stress e senza il rischio di errori o dimenticanze.
Agenzia babysitter: perché affidarsi e regolarizzare la tua babysitter
Scegliere la giusta babysitter che piaccia ai propri bambini è fondamentale, ma per i genitori deve essere altrettanto importante assumerla seguendo tutte le regole previste. Affidarsi a un’agenzia babysitter specializzata, come Gallas Group, è la migliore soluzione.
Il primo grande vantaggio è la selezione accurata delle candidate. Non dovrai più affidarti al passaparola o alle ricerche infinite online. Ci occupiamo noi di valutare i profili, verificare le referenze, le competenze e l’esperienza di ogni babysitter, selezionando solo chi risponde davvero alle esigenze della tua famiglia.
Con noi, hai a disposizione un servizio professionale e strutturato, pensato per accompagnarti non solo nella ricerca, ma anche in tutti gli aspetti legali e contrattuali.
Questo ti permette di mettere in regola la babysitter nel pieno rispetto delle normative vigenti, tutelando sia la lavoratrice che la tua famiglia.
Inoltre, offriamo soluzioni personalizzate per ogni tipo di esigenza: che tu abbia bisogno di una babysitter a ore, serale, notturna, nel weekend o per un contratto di 40 ore settimanali, sapremo consigliarti la formula più adatta alla tua famiglia.
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