Badante uomo: mansioni, quanto costa e quando sceglierlo?

In un settore ancora dominato da figure femminili, la presenza di badanti e colf uomo sta crescendo, portando con sé nuove risposte ai bisogni reali delle famiglie e nuove opportunità per chi cerca lavoro in ambito domestico.

Questa guida è pensata sia per le famiglie che valutano l’assunzione di un badante uomo, sia per chi è interessato a lavorare come badante maschio, offrendo un quadro chiaro su mansioni, costi, contratto e reali vantaggi di questa scelta.

Che tu stia cercando un supporto pratico per un familiare anziano, o voglia intraprendere questo percorso professionale, qui trovi tutte le informazioni aggiornate e utili per orientarti con consapevolezza.

Badante uomo e colf uomo: il lavoro domestico maschile

Negli ultimi anni, il mondo dell’assistenza domiciliare sta vivendo un cambiamento significativo. Sempre più famiglie si affidano a un badante uomo o a un colf uomo per la cura dei propri cari e della casa, superando gradualmente lo stereotipo del lavoro domestico come mestiere esclusivamente femminile. Anche se la figura della badante maschio o della colf maschio è ancora meno frequente rispetto a quella femminile, la sua presenza è in crescita, soprattutto nelle regioni del Sud Italia.

Secondo l’Osservatorio DOMINA, nel 2023 i lavoratori domestici maschi rappresentavano l’11,4% del totale in Italia, con punte oltre il 22% in province come Palermo, Messina e Reggio Calabria. In queste aree, la domanda di uomini per attività come pulizie, cura personale e assistenza a soggetti con mobilità ridotta è in netto aumento. In particolare, nei contesti dove è richiesta maggiore forza fisica o dove l’assistito è un uomo anziano, la scelta di una figura maschile può risultare più adatta e rassicurante.

Anche se la componente femminile rimane prevalente (soprattutto nel ruolo di badante convivente), la professione di badante uomo si sta affermando come un’opzione sempre più valida e apprezzata, con un profilo spesso giovane, straniero e in cerca di percorsi lavorativi stabili.

Il contributo degli uomini nel lavoro domestico va quindi letto non solo come segnale di inclusività, ma anche come risposta concreta a esigenze nuove e specifiche. Ma vediamo adesso quali sono le situazioni in cui le famiglie preferiscono scegliere un badante uomo.

Badante uomo: quando sceglierlo?

Come abbiamo accennato, anche se oggi può ancora sembrare strano, la figura del badante uomo rappresenta oggi una risposta concreta a esigenze specifiche di molte famiglie, che richiedono non solo competenza e disponibilità, ma anche forza fisica, affinità relazionale e rispetto delle preferenze dell’assistito.

In determinati contesti, infatti, un colf uomo o un badante maschio può rivelarsi la scelta migliore per garantire comfort, sicurezza e dignità.

Vediamo i principali casi in cui scegliere un badante uomo è la soluzione ideale:

  1. Quando è necessaria forza fisica: il lavoro del badante, sia per uomo che per donna, può includere attività impegnative sul piano fisico, come il sollevamento di persone allettate, il trasferimento dal letto alla carrozzina o l’assistenza alla deambulazione. Se l’assistito ha un peso importante, ha mobilità ridotta o è soggetto a frequenti spostamenti, la maggiore forza fisica del badante uomo può garantire interventi più sicuri ed efficaci, riducendo anche il rischio di infortuni.
  2. Quando l’assistito maschio preferisce una figura dello stesso sesso: per molti anziani, la vicinanza fisica richiesta durante l’igiene personale può risultare meno imbarazzante se svolta da un badante uomo. Questo vale soprattutto per assistiti maschi che faticano ad accettare un aiuto femminile, magari per pudore, per retaggi culturali o semplicemente per preferenza personale. In questi casi, la scelta di un badante dello stesso sesso favorisce un clima più sereno, rispettoso e collaborativo.
  3. Assistenza a pazienti giovani o adulti disabili: quando l’assistito è un uomo giovane con disabilità fisica o cognitiva, si preferisce spesso un caregiver maschio per garantire maggiore sintonia, sicurezza nei movimenti e una relazione di fiducia più equilibrata.

In tutte queste situazioni, il lavoro come badante uomo diventa un’opportunità preziosa per garantire un’assistenza personalizzata, empatica e coerente con i bisogni reali dell’assistito.

Attenzione: ricordiamo che la scelta del badante — maschio o femmina — dovrebbe sempre partire da una valutazione approfondita delle esigenze individuali e delle dinamiche familiari.

Badante uomo: mansioni e cosa fa davvero?

badante uomo quanto costa mansioni

Se stai valutando di assumere un badante uomo, oppure sei tu a voler intraprendere questo mestiere e stai spulciando offerte di lavoro per badante, è normale chiedersi quali siano esattamente le mansioni richieste. La risposta è semplice: il lavoro del badante maschio segue le stesse regole definite dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro domestico.
Non esistono differenze tra uomo e donna nelle attività da svolgere: ciò che conta sono le competenze, l’esperienza e la capacità di entrare in sintonia con l’assistito.

Il ruolo di un badante uomo può adattarsi a esigenze pratiche, fisiche o relazionali, ma le sue funzioni restano invariate rispetto a quelle previste per qualsiasi altra figura di assistenza domiciliare.

Come abbiamo già accennato, un badante maschio può risultare particolarmente utile in contesti dove è richiesta maggiore forza fisica, ma anche in situazioni che necessitano di discrezione, empatia e presenza rassicurante.

Vediamo quindi nel dettaglio le principali mansioni di un badante uomo, sia convivente che a ore:

  • Assistenza all’igiene personale, inclusa la vestizione, il cambio, la pulizia quotidiana;
  • Supporto nella preparazione dei pasti e nella somministrazione dei farmaci;
  • Accompagnamento alle visite mediche, uscite, passeggiate, spesa e commissioni;
  • Mobilitazione dell’assistito, come sollevamenti o trasferimenti da letto a carrozzina (soprattutto nei livelli CS e DS);
  • Sorveglianza notturna, quando richiesta;
  • Assistenza ospedaliera, in caso di ricoveri temporanei o degenze domiciliari;
  • Attività domestiche leggere, come riordinare gli ambienti o rifare il letto;
  • Stimolazione cognitiva e compagnia, attraverso giochi, letture, conversazioni;
  • Monitoraggio dello stato di salute e comunicazione di eventuali segnali di allarme alla famiglia;
  • Gestione della routine, per garantire regolarità nei pasti, nel riposo e nelle terapie.

In sostanza, le mansioni di un colf uomo o badante uomo sono identiche a quelle di una donna. A fare la differenza non è il genere, ma la professionalità, l’attenzione e la preparazione, specie nei casi più delicati, come l’assistenza a persone non autosufficienti.

Vuoi conoscere nel dettaglio cosa fa una badante a ore? Scopri il nostro approfondimento sulle mansioni della badante secondo il CCNL per capire meglio quali attività può svolgere in base al tipo di contratto.

Badante uomo differenze con badante donna: è davvero così diverso?

No, quando si valuta l’assunzione di un badante maschio o di una collaboratrice donna, è importante ricordare che a livello contrattuale non esiste alcuna differenza.

Il CCNL lavoro domestico prevede gli stessi diritti, doveri, livelli di inquadramento e retribuzioni per uomini e donne. Le mansioni sono definite in base alle esigenze dell’assistito e non al genere del lavoratore. Che si tratti di un colf uomo, di una badante maschio o di una donna, ciò che conta davvero è la qualità dell’assistenza offerta.

Per lungo tempo, la figura della badante è stata identificata quasi esclusivamente con il genere femminile. Tuttavia, questo pregiudizio sta scomparendo perché oggi sempre più famiglie scelgono un colf maschio per esigenze specifiche legate alla forza fisica, al pudore dell’assistito o semplicemente alla personalità dell’anziano o il disabile da accudire.

È vero che, in alcuni casi, le badanti donne possono essere percepite come più adatte a creare legami emotivi profondi, specialmente con assistite anziane. La loro sensibilità viene apprezzata in situazioni in cui l’aspetto relazionale è predominante. Ma allo stesso tempo, molti badanti uomini dimostrano quotidianamente di possedere non solo forza e resistenza, ma anche empatia, dedizione e capacità relazionale, smentendo ogni stereotipo.

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Lavoro come badante uomo: quanto costa ?

Chi sta cercando un badante uomo per assistenza domiciliare, oppure vuole intraprendere un lavoro come badante uomo, si trova spesso a chiedersi se esistano differenze nei costi o nelle tutele contrattuali rispetto alle colleghe donne.

La risposta è semplice: no, non ci sono differenze sullo stipendio o i termini contrattuali.

Il riferimento per l’assunzione di un badante maschio è sempre lo stesso: il CCNL lavoro domestico, valido per tutte le figure impiegate in ambito familiare e assistenziale, indipendentemente dal genere. I livelli di inquadramento, le tabelle retributive, i contributi e i diritti previsti sono esattamente gli stessi per uomini e donne e sono stati aggiornati nel 2025.

Stipendio di un badante uomo convivente – 2025

Se si assume un badante uomo convivente, ovvero presente in casa per 54 ore settimanali con vitto e alloggio, il compenso mensile minimo lordo varia in base al livello di inquadramento stabilito dal CCNL. Ecco la tabella aggiornata al 2025:

Livello Lavoratori Conviventi (€ al mese) Lavoratori Conviventi con Orario Ridotto (€ al mese)
Livello A 736,25
Livello AS 870,13
Livello B 937,06 669,32
Livello BS 1003,99 702,81
Livello C 1070,94 776,40
Livello CS 1137,86
Livello D 1338,65 ( + indennità sostitutiva di 197,95 )
Livello DS 1405,58 ( + indennità sostitutiva di 197,95 )

Questi importi sono da considerarsi al lordo e vanno integrati con:

  • Contributi previdenziali INPS;
  • Vitto e alloggio;
  • Ratei di tredicesima, ferie e TFR;
  • Eventuali indennità aggiuntive previste per assistenza notturna.
  • Paga oraria di un badante uomo a ore (non convivente) – 2025

Stipendio di un badante uomo a ore – 2025

Anche per chi lavora come badante uomo a ore, i minimi retributivi variano in base al livello stabilito dal CCNL. Ecco le tariffe orarie 2025 per lavoratori non conviventi:

Livello Valori Orari (€) – Lavoratori Non Conviventi
Livello A 5,35
Livello AS 6,30
Livello B 6,68
Livello BS 7,10
Livello C 7,49
Livello CS 7,91
Livello D 9,12
Livello DS 9,50

Ricordiamo, inoltre, che i lavoratori non conviventi possono lavorare fino a 40 ore settimanali, su 5 o 6 giorni, e vengono retribuiti solo per le ore effettivamente lavorate.

Come hai visto da queste tabelle, il genere del lavoratore non influisce sullo stipendio, sui costi per le famiglie o sull’inquadramento contrattuale.

Badante uomo offerte di lavoro: affidati a Gallas Group

Scegliere un badante uomo può fare davvero la differenza nella vita di una persona anziana, disabile o con esigenze assistenziali complesse. In molte famiglie, soprattutto quando si tratta di assistere uomini non autosufficienti, la presenza di un professionista maschile è percepita come più naturale, discreta e rassicurante, soprattutto nei momenti più delicati della giornata: dall’igiene personale all’accompagnamento fisico.

Sempre più persone ci contattano cercando specificamente un badante uomo a Milano, Roma e in molte città del Centro-Nord Italia, manifestando il bisogno di una figura empatica, forte e professionale, capace di garantire comfort, rispetto e supporto reale.

Gallas Group è il punto di riferimento per chi cerca un badante uomo o una badante disponibile subito, in formula convivente o a ore, con regolare contratto e totale tutela per la famiglia.

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